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{{/_source.additionalInfo}}Lo scritto riguarda il problema della ricostruzione del fatto all’interno del processo. In particolare, l’interrogativo posto è quello se, laddove siano richieste capacità, conoscenze, procedimenti o strumenti che esulano dal bagaglio attitudinale, conoscitivo od operativo dell’uomo medio, sia necessaria sempre e comunque la nomina di un esperto o se, viceversa, di tale nomina si possa fare a meno quando il giudice sia dotato di un bagaglio attitudinale, conoscitivo od operativo superiore a quello comune. La risposta fornita a tale interrogativo è nel senso che, eccezion fatta per la necessità di strumenti non ordinari, la nomina non è imprescindibile, in quanto il giudice può senz’altro far uso delle capacità/conoscenze superiori alla media, delle quali egli sia in ipotesi in possesso.