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{{/_source.additionalInfo}}Nella prima parte dell’articolo l’autore illustra la disciplina vigente – introdotta con l. 9 agosto 2013, n. 98 – della proposta conciliativa da parte del giudice. Dopo aver descritto le principali teorie e l’evoluzione storica dell’istituto, l’autore commenta il nuovo art. 185 bis c.p.c., con particolare riguardo alle conseguenze in caso di rifiuto della proposta. La seconda parte del lavoro è dedicata alle altre modifiche apportate dal legislatore del 2013 all’ordinamento processuale. Vengono illustrate le novità in tema di intervento del pubblico ministero nelle cause davanti alla Corte di cassazione, l’opposizione e la provvisoria esecutorietà del decreto ingiuntivo, il foro per le società estere, la divisione ereditaria a domanda congiunta. L’ultima parte dell’articolo riguarda la reintroduzione della mediazione obbligatoria e della mediazione delegata. L’autore, dopo aver chiarito che il nuovo regime ha smussato solo alcune delle criticità presenti nel regime dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, cerca di dimostrare che la mediazione, sia essa «forzata» che volontaria può condurre a risultati apprezzabili solo se opera in un sistema processuale efficiente.