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Il potere di scelta del creditore sulla prestazione incompleta

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Autore:
Sitzia Luca
Collana:
"Quaderni della Rassegna di diritto civile"
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40,00 €
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Lo scritto, nellʼintento di attribuire un senso logico alla formula «adempimento parziale», in apparenza contraddittoria, rilegge tale espressione come allusiva a qualunque componente della prestazione, obiettivamente diretto alla sfera giuridica del creditore, che risulti potenzialmente suscettivo di procurare lʼutilità complessivamente attesa per il tramite di unʼulteriore attività riconducibile allʼoriginario dovere di prestazione. Si tratta di un segmento dellʼObligationsprogramm ancora in fieri, di per sé inidoneo a provocare un qualche effetto estintivo. Nel quadro della complessiva ricostruzione proposta, si rinviene nel disposto di cui allʼart. 1181 c.c. lʼaffermazione del principio generale secondo il quale, fintantoché la prestazione sia possibile e lʼinteresse ex art. 1174 c.c. sia suscettivo di piena soddisfazione per il tramite di essa, deve ritenersi rimessa al creditore, entro i limiti imposti dalla buona fede, la scelta se la prestazione incompleta, nel senso sopra descritto, debba essere «abbandonata» nellʼalveo delle attribuzioni patrimoniali sprovviste di giustificazione causale o destinata allʼattuazione del rapporto e alla totale o parziale soddisfazione del proprio interesse, qualunque sia lʼentità dello scostamento rispetto al dovuto.

L’AUTORE
Luca Sitzia è ricercatore di Diritto privato nel Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni dellʼUniversità di Cagliari, ove ricopre lʼinsegnamento di Diritto privato. È autore di monografie (Pari dignità e discriminazione, Jovene, 2011; Petizione di eredità (con C. Cicero), Giuffrè, 2013), saggi, voci enciclopediche e commenti.

Indice
Capitolo I
L’INTERESSE TUTELATO DALL’ART. 1181 C.C. E LA RATIO DELLA NORMA
1. La controversa nozione di “adempimento parziale”
2. Le conferme fornite dall’indagine storico-comparatistica
3. L’autonomia precettiva dell’art. 1181 c.c.: il potere di scelta del creditore in ordine alla destinazione attuativa del segmento dell’Obligationsprogramm ancora in fieri

Capitolo II
L’IDENTIFICAZIONE DEL QUOD DEBETUR
1. Pluralità di prestazioni e integrità dell’adempimento
2. Pluralità di prestazioni destinate ad essere eseguite a scadenze diverse
3. L’impossibilità della prestazione non imputabile al debitore

Capitolo III
IL CONTENUTO DELL’OBBLIGAZIONE
1. Le tipologie di prestazione suscettive di adempimento parziale
2. Le prestazioni di fare
3. Le prestazioni a contenuto omissivo

Capitolo IV
IL POTERE DI SCELTA DEL CREDITORE
1. La “minorata idoneità attuativa” dell’adempimento parziale ed il potere di rifiuto
2. Il sindacato di legittimità dell’esercizio del rifiuto alla stregua della correttezza e buona fede
3. L’adempimento parziale consentito dal creditore: l’accettazione “con riserva di saldo”
4. L’accettazione “a totale soddisfazione del credito”

Capitolo V
ADEMPIMENTO PARZIALE E RIMEDI SINALLAGMATICI
1. I rapporti tra il rifiuto dell’adempimento parziale e l’exceptio inadimpleti contractus
2. Il coordinamento fra il potere di rifiuto e l’art. 1455 c.c.
3. Accettazione dell’adempimento parziale e risoluzione del contratto per inadempimento

Capitolo VI
I CONFINI APPLICATIVI DEL «DIVIETO DI ADEMPIMENTO PARZIALE»
1. La questione della pretesa del creditore all’adempimento parziale
2. Le deroghe di fonte legale e consuetudinaria al disposto dell’art. 1181 c.c.
3. I discussi rapporti con la disciplina dell’impossibilità parziale della prestazione non imputabile al debitore
4. Le altre eccezioni al “divieto di adempimento parziale”. Critica.
Isbn
9788849533156
Formato
17x24
Nr. Pagine
288
Mese Pubblicazione
Maggio
Anno Pubblicazione
2017