
La riflessione muove dalla analisi della eterogeneità e molteplicità dei modelli di rete adottabili all’interno dell’attuale quadro normativo, teso sempre piú a valorizzare le potenzialità dell’autonomia negoziale nella selezione degli elementi, in specie organizzativi, ritenuti idonei a soddisfare gli interessi delle imprese. In particolare, l’alternativa tra Reti-Contratto e Reti-Soggetto appare non essenziale nella prospettiva del rating, in quanto per entrambi i modelli è prevista la responsabilità limitata dei nodi dell’aggregazione. Inoltre, il discutibile significato ascrivibile al termine ‘soggettività giuridica’, di recente introdotto dal legislatore, rischia di accrescere le incertezze nell’inquadramento giuridico della rete e, conseguentemente, una adeguata e chiara valutazione della sua solidità da parte di potenziali finanziatori.