La difficoltà , per gli amministratori delle imprese, di redigere un bilancio d'esercizio che sia principalmente un efficace strumento informativo ma che rispetti una rigorosa logica economica, ha determinato per legislatore e associazioni di professionisti la necessità di codificare principi ispiratori e norme tecniche di valutazione che ristringessero la soggettività che inevitabilmente caratterizza il processo. Nonostante tali norme, il bilancio non risulta comunque esprimere dati «veri» in senso assoluto. Infatti, accanto a fatti economici conclusi se ne presentano altri che interesseranno anche la gestione futura con la conseguenza, per l'amministratore, di porre in essere un'attività di valutazione soggettiva e discrezionale. Si è ritenuto interessante, così, realizzare una monografia sui principi contabili statuiti ovvero quelli di indirizzo generale aventi forza di legge. I principi contabili, del resto, non sono altro che delle regole applicative che servono per una corretta estensione del documento contabile di fine anno. I principi contabili statuiti nel nostro diritto positivo, in particolare, ne costituiscono il nucleo principale che funge da fondamenta per la teoria del sistema dei valori d'impresa e delle sue determinazioni quantitative di sintesi d'esercizio.
L'AUTORE
Giuseppe Narducci, laureato in Economia Aziendale e Dottore commercialista, svolge attività didattica e di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Economiche Gestionali e Sociali della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi del Molise. È autore di numerose monografie e di saggi su riviste accademiche e professionali in materia di contabilità , bilancio e controllo di gestione.
Mese Pubblicazione
Novembre