Il saggio affronta il tema della conservazione dei ponti storici della Campania,
da considerare risorse culturali del territorio, elementi che hanno determinato
lo sviluppo e le vicissitudini delle varie civiltà che si sono susseguite nel corso
dei secoli. I ponti in muratura costituiscono una particolare tipologia
di documento storico e sono parte integrante della storia del territorio
su cui insistono, in uno con il patrimonio paesaggistico e quello architettonico
delle città . Sono analizzati per primi i manufatti risalenti all'epoca romana,
per giungere via via alle evoluzioni che si sono verificate nei secoli successivi,
dal Medioevo al XIX secolo, correlandone costruzione e restauri agli sviluppi
tecnico-scientifici ed alla creazione e trasformazione delle infrastrutture viarie.
Altro aspetto indagato è quello del restauro strutturale dei manufatti legato,
da un lato, al loro stato di conservazione, dall'altro alle possibilità di rinnovata
fruizione, affrontando le problematiche tipiche della conservazione e del restauro.
Sono illustrate, infine, le risultanze di un primo inventario di simili manufatti
presenti sul territorio campano, allo stato di rudere, modificati o, in alcuni casi,
trasformati o sostituiti: sono beni culturali minacciati dal degrado, dall'incuria
e dalla distruzione per un irresponsabile uso del territorio. La loro conoscenza
può finalmente stimolare un'azione di conservazione attiva e responsabile.
I CURATORI
Aldo Aveta, è professore ordinario di Restauro architettonico dell'Università di Napoli «Federico
II», disciplina che insegna nelle Facoltà di Architettura e di Ingegneria. È Direttore della Scuola di
Specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio e Coordinatore dell'Indirizzo in Conservazione
dei Beni architettonici e del Paesaggio del Dottorato di ricerca. Impegnato nel coordinamento
di ricerche e responsabile scientifico in ricerche applicate, ha insegnato in Master internazionali. È
autore di molteplici volumi e saggi specialistici, quali: Consolidamento delle strutture lignee: diagnostica
e interventi conservativi, 2007; Diagnostica e conservazione: l'insula 14 del Rione Terra, 2008;
Restauro e rinnovamento del centro storico di Napoli, 2009; Roberto Pane e l'urbanistica dei centri
antichi, 2010; La conservazione della venustas delle città storiche, 2011.
Luciano Maria Monaco, architetto, è specializzato in Restauro dei monumenti e dottore di ricerca
in Conservazione dei Beni architettonici presso l'Università di Napoli «Federico II». È autore
di una serie di pubblicazioni tra le quali si segnalano: Analisi del comportamento strutturale
e diagnostica, 2007; Dissesti e vulnerabilità statica, 2008.
Claudia Aveta, architetto, è dottore di ricerca in Conservazione dei Beni architettonici presso l'Università
di Napoli «Federico II». È autrice di saggi e articoli, tra cui si citano: Piero Gazzola. Restauro
dei monumenti e tutela ambientale, 2007; Napoli e il paesaggio campano nelle riflessioni di
Brandi, 2008; Riflessioni sui valori ambientali del paesaggio campano, 2009; La tutela dell'ambiente:
la riflessione di Roberto Pane e gli attuali orientamenti legislativi, 2010.