Lo spazio per abitare, essendo uno spazio per la persona, per l'individuo inteso come l'esistente che, oltre
a rispondere alle istanze della vita biologica, pensa, si interroga, prova sentimenti, ricerca il senso della
realtà , relazionandosi coscientemente al mondo e agli altri, richiede un impegno progettuale che va ben
oltre l'allestimento di dispositivi volti a soddisfare esigenze primarie o a rendere possibili funzioni in un'ottica
di efficienza ergonomica, esige, cioè, una ricerca che trascenda il mero standard di comfort scientificamente
determinato e che, soprattutto, si emancipi dall'idea che esistano valori abitativi oggettivamente
determinabili sulla base di parametri socioeconomici. Parlare di vivibilità di uno spazio significa collocarlo
in un quadro omnicomprensivo dove la percezione psicologica, l'esperienza sensoriale, la correttezza
ergonomica, si fondono in un unico universo di compatibilità sia fisica che mentale. Quando progettiamo
per l'abitare, dobbiamo mettere al centro della nostra riflessione proprio l'interazione tra l'uomo e lo spazio
costruito, tenendo ben fermo che dimorare in un luogo non significa occupare uno spazio, ma essere
accolti in un mondo dotato di senso. L'impegno progettuale va rivolto alla ricerca di un "orizzonte
oikologico dell'abitare", entro il quale l'esperienza spaziale possa costantemente promuovere il rapporto
interiore con l'io, l'incontro con gli uomini e la conciliazione con la terra. L'architettura fallisce il suo scopo,
per meglio dire, rinnega la propria identità , quando pensa all'abitazione dell'uomo come a un mero
alloggio, entro cui l'individuo debba essere collocato alla stregua di un oggetto. I progetti che corredano il
testo, maturati all'interno di due seminari tenuti presso la Universidad Autónoma de Aguascalientes
(Mèxico) con la compartecipazione di docenti e studenti di vari atenei italiani e americani , costituiscono il
tentativo di esplicitare questa idea dell'abitare riferendola al tema dell'abitazione per studenti e docenti fuori
sede.
L'AUTORE
Agostino Bossi (Pola, 1941)
dottore in Architettura, coordinatore del dottorato internazionale
di ricerca in Filosofia dell'Interno Architettonico della
Università degli Studi di Napoli Federico II, profesor ad
honorem della Facultad de Arquitectura de Montevideo
(Uruguay); membro del comitato scientifico del Dottorato di
ricerca in Architettura degli Interni e Allestimento presso il
Politecnico di Milano. L'attività di ricercatore e docente è
caratterizzata da numerosi progetti di scambio culturale,
prevalentemente rivolti alla diffusione della disciplina, in
Istituzioni e Università estere. Sostiene contatti ricchi di
significato, e di esiti, con Facoltà di Architettura dell'America
Latina, degli USA e di Spagna dove promuove corsi annuali,
partecipa con relazioni a convegni e tavole rotonde, tiene
seminari e conferenze. È docente del Master en Diseño de
Interiores de la Universidad de Salamanca (España);
docente del Master di Arquitectura de Interiores della UPM,
Universidad Politècnica de Madrid; professore invitato
presso le Facultades de Arquitectura di: UIC, Universitat
International de Catalunya - Barcelona (España); Matosinhos
- Porto (Portugal); La Plata; Tucumàn; San Juan;
Cordoba (Argentina); Ritter dos Reis - Porto Alegre; São
Paulo (Brasil); Universidad de Chile, Santiago de Chile
(Chile); Universidad Marista - DF; Universidad Motolinia del
Pedregal - DF; UAA - Aguascalientes (Mèxico); University of
Florida (USA). È autore di numerosi libri, saggi e articoli su
riviste specializzate
Mese Pubblicazione
Dicembre