
[{{{type}}}] {{{reason}}}
{{/data.error.root_cause}}{{texts.summary}} {{#options.result.rssIcon}} RSS {{/options.result.rssIcon}}
{{/texts.summary}} {{#data.hits.hits}}{{{_source.displayDate}}}
{{/_source.showDate}}{{{_source.description}}}
{{#_source.additionalInfo}}{{#_source.additionalFields}} {{#title}} {{{label}}}{{{title}}} {{/title}} {{/_source.additionalFields}}
{{/_source.additionalInfo}}La copertina è la sintesi pittorica del contenuto del libro. Un Teatro. L'elegante sipario e lo sfolgorio di luci sono segni di splendore, di vita attiva, di progresso, di partecipazione: il fiorire delle Opere religiose e civili volute e realizzate da Bartolo Longo e continuate dai primi Amministratori del nuovo Comune. In evidente, netta cottrapposizione il modesto Teatrino delle guarattelle, dove gli attori, manovrati dal burattinaio, perdono la loro identità . Assiste allo spettacolo un popolino apatico, indifferente, che non ha saputo, nè ha voluto continuare a tenere in vita, arricchendolo, il vasto patrimonio ereditato; di una parte di esso si sta già perdendo la memoria. La mantovana del sipario è impreziosita da uno scudo dorato con l'acronimo B.L. (Bartolo Longo). Quel Teatro da Lui voluto e da Lui denominato Sala dei Convegni, oggi non si chiama più così!