In una società sempre più multietnica e plurilingue, la competenza
linguistica è un elemento imprescindibile del processo di integrazione. Il diritto all'educazione linguistica si è ormai imposto come
un bisogno e insieme un diritto primario, segno dell'evoluzione
democratica dei processi sociali; il paradigma della competenza
linguistica si è così ampliato di valori aggiunti che hanno esteso
il campo dei bisogni e dei diritti nell'ottica di un'idea di cittadinanza immaginata in senso europeo. Multi-culturahsmo e pluri-linguismo
sono divenuti punti cardine di un programma di intenti che identifica la lingua e le culture che attraverso di essa si manifestano come
strumento di democrazia. Nelle Istituzioni scolastiche e universitarie
le indicazioni dei vari organismi europei finalizzate alla formazione
di cittadini europei hanno prodotto un ripensamento di programmi
e metodologie, avviando un processo che ha tra i suoi obiettivi
l'educazione ad una cittadinanza piena anche per chi provenga
da esperienze e contesti diversi da quelli nei quali si è scelto
di vivere la vita. Come recita un proverbio ceco «chi parla
più lingue, vive più vite».
I CURATORI
Michela Cennamo, docente di Glottologia e Linguistica presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II.
Annamaria Lamarra, Direttore del Centro Linguistico di Ateneo e docente di Letteratura Inglese presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II.
Anna Rita Tamponi, docente a contratto presso l'Università degli Studi di Salerno.
Loredana Cavaliere, Dottore di ricerca in Francesistica e Ispanistica e in organico presso il Centro Linguistico di Ateneo.
Mese Pubblicazione
Settembre