Le condizioni generali di Capua sembrano decisamente migliorate ai primi
degli anni Settanta del XIII secolo, come dimostra per esempio la tendenza
di alcuni rappresentanti dei ceti più abbienti a lasciare il contado per la città ,
o la presenza di numerosi operatori economici stranieri, indicati nelle fonti
come Hebrei, Iudei, Maccabei, Syrici, Rumeni, Suavi, Normanni e Francigeni.
Documenti di un'imporantanza unica e in uno stato di assoluta precarietà ,
pubblicati per la prima volta in questa sede, permettono all'Autore
di aggiungere notizie inedite sulla vicenda del giudice capuano Pietro de Vinea,
il quale tra l'altro aveva proprietà anche a Vitulazio (Pezza) e a Bellona
(Filetto). Per quanto riguarda l'edilizia pubblica, grande cura viene prestata
alla funzionalità della cavallerizza reale di Capua, di recente ampliata, tenuto
conto della posizione strategica della città , ultimo baluardo e clavis Regni.
Anche l'edilizia privata e quella religiosa, attraverso la presenza di numerose
transazioni riguardanti domus nel centro della città , continua a risentire
del momento storico favorevole. Da parte sua il grande arcivescovo Marino
Filomarino continua a perseguire una politica economica volta a concentrare
i beni della Chiesa in alcune aree strategiche dal punto di vista della produttività .
Belle pagine dedica l'Autore all'ordine di S. Agostino a Capua, alle ecclesie
S. Apollinaris, S. Petri ad Corpus (reliquie di S. Pietro), S. Petri Apostea
e alle figure del decano di Baieux e del monaco Stefano, preposito di S. Angelo
in Formis. Ampio spazio viene riservato alla partenza per il Concilio di Lione II
(1274) dell'arcivescovo Filomarino e di Tommaso d'Aquino, del quale
sono pubblicati importanti documenti relativi alla successiva canonizzazione,
cui partecipò l'arcivescovo di Capua Ingeranno Stella, fratello del vicario
generale Riccardo. Le Edizioni Scientifiche Italiane sono amareggiate
nel dover segnalare come le opere dell'Autore, diffuse ormai nel mondo,
vengano utilizzate sia a stampa che su rete senza le dovute citazioni,
tra cui si ricordano gli scritti relativi agli Archivi di Capua, ai signa di notai
e giudici, alla presenza di Greci, Ebrei, Maccabei, Sadducei, Surici e Medici,
alle Scuole Mediche, a Capua cristiana, a S. Angelo Informis, alle leggende.
L'AUTORE
Giancarlo Bova, scienziato italiano, rappresenta la cultura di Terra di Lavoro in tutto il
mondo. Dirige due Collane per conto delle Edizioni Scientifiche Italiane (Napoli) ed è membro
per chiara fama dei comitati scientifici internazionali delle riviste Theoretical and Empirical
Researches in Urban Management e Management Research and Practice della prestigiosa
Accademia di Studi Economici di Bucarest. Ha ricevuto tra l'altro un encomio solenne
dalla Pubblica Istruzione (CE) e riconoscimenti dalle più importanti Università di America,
Canada, Francia, Germania, Romania e Svizzera. Alcune opere dell'Autore sono state tradotte
in più lingue.